Cittadina del Lazio in provincia di Latina, si estende attorno e sul promontorio del monte Orlando, che divide in due l'ampio golfo cui dà il nome. Secondo Virgilio, il toponimo deriverebbe da Cajeta, la leggendaria nutrice di Enea. Apprezzato luogo di villeggiatura già in età romana, subì dal Medioevo ben 14 assedi, l'ultimo dei quali, il 13 febbraio 1861, portò alla fine del regno dei Borbone. L'abitato è costituito da tre nuclei: il quartiere medievale, raccolto intorno al castello, con vie tortuose e case del XII-XIII secolo; quello di Porto Salvo, quartiere di pescatori e contadini oggi fuso con Formia e il più moderno Sèrapo, che si allunga con ampia spiaggia sulla costa meridionale del promontorio. Il Duomo, in stile romanico-gotico ma con aggiunte moresche e più volte rimaneggiato, spicca nel nucleo medievale; consacrato nel 1106, include una torre campanaria del XII-XIII secolo. Annesso al Duomo è il Museo diocesano, con exultet benedettini del X-XIII secolo. Il castello, ricostruito nel Duecento, è diviso in due corpi, uno angioino, l'altro aragonese. Interessante è anche la chiesa della Santissima Annunziata (1320), che vanta una cappella rinascimentale, detta Grotta d'Oro, con decorazioni di Giovanni Filippo Criscuolo (XVI secolo). Il mausoleo di Lucio Munazio Planco, generale di Cesare, si trova in cima al monte Orlando; all'estremità sud-occidentale del monte è situato il santuario benedettino della Montagna Spaccata (dell'XI secolo). Oltre all'agricoltura (ortaggi in serra), le attività economiche più significative sono legate al turismo, al porto e all'industria (raffinerie, cantieri navali, vetrerie). Abitanti (gaetani): 23.190 (1994).